Edema osseo

Sulle possibili origini dell’edema osseo e di conseguenza anche delle strategie terapeutiche da mettere in atto per risolverlo,la comunità scientifica è tuttora divisa. Tuttavia, sia i sistemi diagnostici sia i percorsi di cura, vanno definendosi con precisione crescente.
Il cosiddetto edema osseo è stato definito per via delle sue caratteristiche specifiche e della sua sintomatologia particolarmente dolorosa, alla stregua di un autentico infarto dell’osso o comunque come condizione che in molti casi può portare all’infarto osseo.

È soprattutto durante le ore notturne che a chi ne soffre capita di svegliarsi di soprassalto a causa di fitte di notevole intensità e soprattutto in apparenza non riconducibili a eventi traumatici recenti.

L’edema osseo è quella particolare condizione medica, caratterizzata dall’accumulo anomalo di liquido all’interno delle ossa dotate di midollo osseo, esattamente nello spazio in cui risiede quest’ultimo.
Le ossa solitamente interessate da edema osseo sono le ossa lunghe che compongono gli arti superiori e inferiori

Sintomi
L’edema osseo può essere una condizione sintomatica, cioè caratterizzata da sintomi oppure una condizione asintomatica, ossia non si evidenziano segni e sintomi particolari.
La presenza o meno di sintomi e segni, dipende dalla gravità della causa scatenante.
Quando l’edema osseo è sintomatico, la manifestazione clinica più tipica è il dolore.
Se l’edema osseo è molto severo, la sensazione di dolore, può essere anche molto intensa.
Altri sintomi dell’edema osseo, possono essere il gonfiore a livello dell’osso interessato, la presenza di un ematoma, e l’incapacità di eseguire movimenti.

Per tanti anni si é attribuita la responsabilità di dolori articolari, provenienti in particolare dal ginocchio e a manifestazione improvvisa quanto ingiustificata, a menischi, cartilagini o altre strutture articolari, senza capire quale fosse la vera causa.

Grazie alla risonanza magnetica e attraverso una lettura sempre più attenta e approfondita delle immagini che questa strumentazione è in grado di produrre, l’attenzione del mondo radiologico, ortopedico e reumatologico si è concentrata sempre più sull’edema osseo.
In particolare la risonanza magnetica evidenzia le aree di osso limitrofe all’articolazione (ginocchio, anca, caviglia) che assumono un aspetto diverso, più sfumato, di colore grigio chiaro, rispetto alla circostante area di osso di colore più definito, un grigio scuro tendente al nero. Nella maggior parte dei casi, l’area grigio chiaro corrisponde alla sede del dolore. La maggior parte degli edemi si verifica in pazienti che hanno superato i 50 anni e nei quali un iniziale stato artrosico può determinare un cedimento dei menischi, un danno a livello della cartilagine, una microfrattura ossea.
Tutti questi eventi, si traducono in un sovraccarico dell’osso spugnoso che si trova al di sotto della cartilagine, con una sua temporanea sofferenza e con il conseguente sviluppo di un edema più o meno diffuso.

 

Magnetoenergy un aiuto contro l’edema osseo

Il dispositivo Magnetoenergy, agisce favorendo la formazione di nuovi vasi sanguigni importanti per la cura e il riassorbimento dell’edema osseo.
Attraverso la biostimolazione tissutale, ossia l’energia dei CEMP (campi elettro magnetici pulsati a bassa frequenza), emessa da Magnetoenergy.
L’ attività di magnetoenergy, è circoscritta alla parte soggetta all’ infiammazione ed è caratterizzata da un forte effetto vascolarizzante antinfiammatorio, e antedemigeno.